venerdì 12 novembre 2010

vieni via con me




mica facile scrivere sulla trasmissione di fazio/saviano.
ma un caro amico mi dice che devo scrivere di televisione e quindi lo faccio.
Confesso poi di aver visto la trasmissione a tratti su you tube il giorno dopo, ma credo di averne capito lo spirito, lo stile e la struttura
partiamo da una particolarità..
La casa di produzione di vieni via con me è la Endemol. La stessa de Il grande fratello (anzi Endemol è l'inventore del format.)
Il grande fratello va in onda la medesima sera, viene stracciato da vieni via con me, che credo regali uno share storico a rai tre.
Quindi ricapitolando; Endemol la sera dell'8 novembre è presente su due reti concorrenti, con due programmi radicalmente diversi, guadagna il 21.5% con Fazio/saviano e il 18.4% con il grande fratello. un totale di circa il 40% dello share di quella serata.
Certo Endemol è stata la struttura "tecnica", è chiaro che i contenuti e lo stile della trasmissione sono saldamente nelle mani dei suoi autori, ma è interessante far notare come queste trame, intrecci, contaminazioni produttive generino meticciati che scardinano parecchio le guerre di religione sulla
buona tv vs cattiva tv.
A proposito, di questo voglio parlare.  Quello che ho visto nascere e crescere con un pò di fastidio è questa sensazione di battaglia vinta contro i barbari . La tv che può essere alta, civile, impegnata, educata e fare i grandi ascolti, non come il GF che è quello brutto, sporco e cattivo.
Niente di più superficiale.
Anche se mi rendo conto che il terreno è minato, di nuovo proverei a svelare dei meccanismi che sono prettamente televisivi e in cui i contenuti c'entrano tangenzialmente.
"Vieni via con me" è un evento irripetibile. E come tale viene vissuto dagli spettatori. E ci mancherebbe che non trionfasse nello share.
Sappiamo che sono solo 4 puntate, sappiamo, anche se lo diciamo con pudore, che ascoltare saviano può ogni volta essere una occasione irripetibile, per le condizioni in cui una persona del genere è costretto a vivere. Il senso di irripetibilità unito, è chiaro, ad una alta qualità dei contenuti fa vedere quella trasmissione come piacere ma anche come una sorta di dovere "civico" (e non entro nel merito di un paese che è costretto a trasformare lo share di un programma televisivo in una dichiarazione politica di intenti...)
Ovviamente i contenuti del GF sono diversi. Non direi neppure inferiori o superiori, sono proprio di un altro pianeta sociologico e umano, ma davvero non possiamo confrontare le due cose in termini di share.
Non possiamo perchè facendolo ignoriamo delle evidenze tecnico/televisive.
IL GF è un programma di sconosciuti che va in onda per 3 mesi una volta a settimana e che viene meticolosamente spalmato su tutta la settimana di programmazione. Pillole quotidiane, tavole rotonde del pomeriggio, dirette web, parodie gialappistiche, che mettendolo alla berlina pure lo riassumono ( e mandano in onda) a loro volta ogni settimana.
Quindi è' un programma televisivo molto tradizionale che attraverso la periodicità mantiene saldamente lo zoccolo duro di audience e di spettatori che si è costruito.

e poi il GF è una specie di romanzo d'appendice a puntate.... 
Personaggi che come in un feuilleton, si delineano giorno per giorno, creando il proprio seguito, sviluppando un meccanismo di tifo/identificazione oppure di ripulsa, per arrivare allo zenith dell'ultima puntata, con quelle riprese incredibili del vincitore che si aggira solo per la casa. 
Significati simbolici nazional/popolari potentissimi. Uno sconosciuto che sconfigge altri sconosciuti, diventa famoso, rimane padrone dello spazio, guadagna un sacco di soldi e cambia la sua vita. Romanzo d'appendice e bar sport insieme. Come possiamo confrontarlo con una tv come quella di fazio? Che giornalistica, culturale, investigativa? alta appunto? 

Il fatto che  il GF abbia subito un emorragia durante la serata di vieni via con me è una buonissima notizia ma non è la rivoluzione televisiva. Significa poi che molto pubblico civile, impegnato, diverso, forse vede anche il grande fratello. O no?
Se vieni via con me andasse in onda per tre mesi ( e non può per la natura stessa di programma che è) lo vedremmo diventare una trasmissione "normale" (passatemi il termine) e rientrare fisiologicamente nel suo share naturale, Che credo sarebbe comunque alto, ma non alto come la prima sera. A quel punto una riflessione sule molte televisioni possibili sarebbe più interessante e più autentica.
Invece molti cercano di impugnare vieni via con me come un arma per delle presunte battaglie moralizzatrici. Credo che sia sbagliato in termini assoluti e credo che non giovi nemmeno al programma, che non può più essere giudicato con un metro artistico/creativo ( e ci sarebbero riflessioni interessanti da fare) ma diventa un manifesto politico e morale e quindi pericolosamente vicino al dogma.
E' un bel programma? Com'è il suo ritmo? e i contenuti? è possibile trasformarlo in un modello di televisione pubblica? e se si come?
ecco le domande che sarebbe bello farsi.



the searcher

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